Costituzione sede e scopo

ART.1

Nello spirito della Costituzione Repubblicana ed in base agli artt.36 e seguenti de Codice Civile e secondo i principi dello Statuto dei lavoratori è costituito il Circolo Ricreativo e Culturale Acque ATO2 con sede in Via A.Bellatalla n.1, – 56121 PISA, Loc.Ospedaletto.

Il Circolo è un’associazione unitaria ed autonoma, non persegue finalità di lucro e gli eventuali utili debbono essere destinati interamente alla realizzazione delle finalità istituzionali, con divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi digestione nonché fondi, riserve o capitale durante lavita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.

ART.2

Il Circolo Ricreativo e Culturale Acque ATO 2 ha il compito fondamentale di promuovere e gestire leiniziative e le attività culturali, turistiche, ricreative, sportive ed assistenziali valorizzando in particolare le iniziative ed i metodi che siano in grado di favorire atteggiamenti e comportamenti attivi dei lavoratori. Il Circolo si impegna nella promozionee nello stimolo delle libere espressioni dei lavoratori, garantendo la loro dialettica, purchè non arrechino danno o incitino a forme di violenza.

ART.3

Per il conseguimento di questi obiettivi specifici, il Circolo Ricreativo e Culturale Acque opera in permanente collegamento con la struttura sindacale unitaria e con le strutture sindacali territoriali in rapporto anche con gli enti turistici confederali. Inoltre può partecipare ad iniziative dell’associazionismo culturale democratico e promuovere direttamente o con altri circoli aziendali e territoriali lo sviluppo dell’iniziativa culturale, turistica, sportivo e ricreativa anche in rapporto conle aggregazioni democratiche e gli strumenti dipartecipazione presenti sul territorio. Il Circolo inoltre ricerca momenti di confronto con le forze politiche e sociali nella valorizzazione dei diversi ruoli, con le istituzioni pubbliche, enti locali ed enti culturali, turistici e sportivi per contribuire alla valorizzazione dei progetti condivisi che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale delle attività di tempo libero.

Caratteristiche del circolo

Art.4

Gli impianti, le strutture, le attività promosse eorganizzate dal Circolo sono a disposizione di tutti i dipendenti, i quali hanno diritto di fruire liberamente nel rispetto degli appositi regolamenti. Con i medesimi regolamenti sono disciplinate le modalità di partecipazione di fruire dei familiari dei lavoratori, degli ex-dipendenti e dei singoli cittadini.

ART.5

Il Circolo, in considerazione della pluralità dei suoi fini e delle sue attività può articolarsi in sezioni specializzate e gruppi diinteresse. Esso può inoltre promuovere cooperative ed altri organismi con il compito di rispondere alle esigenze ed ai bisogni di quanti si riconoscono negli obiettivi e nelle finalità del Circolo stesso. Le sezioni, i gruppi di interesse, le cooperative e gli altri organismi in cui si articola il Circolo, possono anche operare attraverso un ampio rapporto di collaborazione con l’associazionismo democratico, con gli enti confederali e con le associazioni cooperative, anche con forme indipendenti o di gruppo. I compiti e di livelli di responsabilità, le norme di funzionamento delle sezioni specializzate, dei gruppi di interesse, delle cooperative e degli altri organismi in cui siarticola il Circolo, sono stabiliti da appositi regolamenti tenendo conto della normativa vigente.

Corpo sociale

ART.6

Il Circolo Ricreativo e Culturale Acque è istituto unitario ed autonomo di tutti i lavoratori dipendenti dell’Aziende del gruppo Acque; non ha finalità di lucro, è amministrativamente indipendente ediretto democraticamente attraverso consigli direttivi eletti da tutti i soci-lavoratori dipendenti dell’Azienda, i quali in quanto tali ne costituiscono la base sociale.

Sono previsti due tipi di socio:

  • Socio ordinario, dipendente diretto dell’azienda, regolato dal presento statuto;
  • Socio straordinario, non dipendente dell’Azienda, regolato da regolamento societario;

ART.7

Il numero dei soci è illimitato, possono aderire tutti i dipendenti o pensionati ex-dipendentidi ambo i sessi e senza limiti di età. Il rapporto associativo e le modalità associative sono volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo. E’ esclusa ogni limitazione in funzione della temporaneità della partecipazione alla vita associativa ed è previsto, per gli associati o partecipanti maggiori d’età, il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione. Per essere ammessi a socio del Circolo Ricreativo eCulturale Acque è necessario presentare domanda scritta al Consiglio Direttivo del Circolo con osservanza delle seguenti modalità: a) nome, cognome, luogo di nascita e domicilio; b) dichiarare di attenersi al presente Statuto ed alled eliberazioni degli organi sociali; c) l’ammissione a socio viene deliberata dal Consiglio Direttivo in carica, il quale si riserva il diritto di accogliere o respingere la domanda di ammissione. In questo secondo caso la domanda dovrà essere respinta entro 30 giorni dalla data di presentazione esponendo i motivi della decisione. Dietro ricorso dell’interessato, tale domanda potrà essere riesaminata nella prima assemblea ordinaria; d) al momento della sua ammissione il Circolo riceverà la tessera del Circolo, documento atto a qualificarlocome tale e) l’iscrizione al circolo dovrà essere regolata da regolamento redatto dal Consiglio Direttivo.

ART.8

I soci hanno diritto a: a)partecipare, rispettando le norme, a tutte le attività del Circolo; b) contribuire alla definizione ed al miglioramento delle linee di attività del Circolo; c) eleggere gli Organi Direttivi ed essere eletti neglistessi; d) appellarsi per ogni questione disciplinare alle istanze previste dal presente statuto e dal regolamento.

ART.9

I soci sono tenuti a:  a)all’osservanza dello Statuto, dei Regolamenti interni e delle deliberazioni prese dagli organi sociali; b) far conoscere ed affermare gli scopi del Circolo, contribuire a realizzare i programmi; c) accettare le decisioni organizzative e disciplinari degli Organi Dirigenti; d) rivolgere ogni questione controversa nell’ambito degli organi del Circolo e al pagamento del contributosociale, il quale importo viene deciso direttamente dal Consiglio Direttivo.

ART.10

La qualità di socio si perde per espulsione, recesso o scioglimento del Circolo. I soci possono essere espulsi o radiati per i seguenti motivi: a) quando non ottemperino alle disposizioni del presente statuto, ai regolamenti interni ed alle deliberazioni degli organi sociali; b) quando si rendono morosi nel pagamento delle eventuali quote sociali senza giustificato motivo;  c)quando in qualunque modo arrechino danni morali o materiali al Circolo; d) quando tengano in privato o in pubblico riprovevole condotta. Le espulsioni e le radiazioni saranno decise dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi membri. I soci radiati per morosità potranno, dietro domanda, essere riammessi pagando una nuova tassa di iscrizione, dopo almeno 5 mesi dalla avvenuta radiazione, tali riammissioni saranno deliberate dalla prima assemblea del Consiglio direttivo. e) per dimissioni: devono essere comunicate per iscritto mediante lettera raccomandata almeno 15 giorni prima, e non sarà previsto nessun tipo di rimborso daparte del Circolo.

Assemblee dei soci

ART.11

Le assemblee dei soci possono essere ordinarie ostraordinarie. Queste devono essere convocate a mezzo lettera. Gli avvisi di convocazione devono contenere: l’ordine del giorno, la data, l’orario ed il luogo della prima e della eventuale seconda convocazione.

ART.12

L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno. Essa: – approva il bilancio consuntivo e preventivo; – procede alla nomina del consiglio e i sindaci revisori quando necessario; – approva gli stanziamenti e le iniziative previste; – delibera su tutte le questioni attinenti alla gestione complessiva delle attività.

ART.13

L’assemblea straordinaria è convocata:  a) tutte le volte che il Consiglio lo reputi necessario; b) allorché lo faccia richiesta motivata almeno 1/5 dei soci; L’assemblea dovrà aver luogo entro 20 giorni dalla data in cui viene richiesta.

ART.14

In prima convocazione l’assemblea, sia ordinariache straordinaria, è regolarmente costituita con la
presenza della metà più uno dei soci. In seconda convocazione l’assemblea sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci presenti e delibera validamente con la maggioranza assoluta dei voti dei soci presenti su tutte le questioni poste all’ordine del giorno. La seconda convocazione può aver luogo mezz’ora dopo laprima.

ART.15

Per deliberare sulle modifiche da apportare alpresente Statuto, sulla destituzione degli organi dirigenti, sullo scioglimento o sulla liquidazione del Circolo è indispensabile la presenza in prima convocazione di almeno il 50% più uno dei soci complessivi del Circolo ed il voto favorevole dei 3/5 dei presenti.

ART.16

Le votazioni possono avvenire per alzata di mano oa scrutinio segreto, quando ne faccia richiesta almeno 1/3 dei presenti. L’elezione libera degli organi amministrativi si basa sul principio del voto singolo (c.c. art. 2532) e sulla
sovranità dell’assemblea dei soci, associati opartecipanti.

ART.17

L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta da un presidente nominato dall’assembleastessa, le deliberazioni adottate dovranno essereriportate su apposito libro dei verbali. Le deliberazioni e i rendiconti dovranno essere pubblicizzati ai soci con l’esposizione per 10 giorni dopo l’approvazione, nella sede dell’Associazione.

Comitato direttivo

ART.18

Il Consiglio Direttivo è composto da un massimo di 12 consiglieri. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno: – Il Presidente; – Il Vice-Presidente; -L’Amministratore; – Il Segretario; I quali formano la giunta Esecutiva.

ART.19

Il Consiglio Direttivo stabilisce leresponsabilità dei consiglieri in ordine alle attivitàsvolte dal Circolo per il conseguimento dei propri finisociali. Il Consiglio direttivo, per compiti specifici, può avvalersi dell’attività volontaria di soci, che siano in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi. Il Consiglio Direttivo può avvalersi di commissioni di lavoro, da esso nominate per concretizzare le indicazioni operative definite dal Consiglio stesso. Le commissioni di lavoro operano solo sotto verifica del Consiglio stesso. Il Consiglio Direttivo dura incarica, di norma, 4 (quattro) anni. E’ riconosciuto al Consiglio il potere di cooptare altri membri sino almassimo di 1/3 dei suoi componenti. Il Consiglio Direttivo si riunisce ordinariamente ogni qualvolta lo ritenga necessario o ne faccia richiesta 1/3 deiconsiglieri; in assenza del Presidente la riunione sarà presieduta dal Vicepresidente. La riunione è valida se è presente almeno la metà dei consiglieri; le deliberazioni vengono assunte con i voti favorevoli della maggioranza degli intervenuti.

ART.20

Il Consiglio Direttivo deve: a) nominare la segreteria; b) curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’assemblea; c) redigere i bilanci (consuntivo e preventivo); d) avanza le proposte inerenti all’impiego del residuo dei bilanci da sottoporre all’assemblea; e) stipulare tutti gli atti e contratti inerenti all’attività del Circolo; f) formulare eventuali regolamenti interni; g) deliberare circa l’ammissione, la sospensione, la radiazione o l’espulsione dei soci. Il Consiglio Direttivo si deve riunire mediamente almeno una volta ogni due mesi.

ART.21

Le competenze della Giunta Esecutiva sono: – Fissare ora e giorno per la convocazione del Consiglio Direttivo; – Proporre i regolamenti e le modifiche da sottoporre alle deliberazioni del Consiglio; – La Giunta prende sotto la sua responsabilità le deliberazioni che altrimenti spetterebbero al Consiglio direttivo, quando l’urgenza sia tale da non permettere la convocazione.

ART.22

Il Presidente ha la rappresentanza e la firma sociale. In caso di assenza o di impedimento del Presidente tutte le sue mansioni spettano alvice presidente. Esso: – propone i regolamenti e le delibere da sottoporreal Consiglio direttivo; – rappresenta il Circolo nei rapporti esterni; – convoca e presiede il Consiglio Direttivo e la Giunta; – stipula gli atti inerenti l’attività del circolo; – può delegare il Vice-Presidente e/o altri a compiere atti e curare particolari interessi;

Il Collegio Sindacale

ART.23

Il Collegio Sindacale, sarà formato da tre persone elette dal Consiglio Direttivo, e quando l’Azienda ne fa espressamente richiesta uno di loro sarà nominato direttamente dall’Azienda stessa. Questo esercita ilcontrollo amministrativo su tutti gli atti di gestionecompiuti dal Circolo e accerta che la contabilità sia tenuta secondo le norme prescelte.

Patrimonio sociale

Art.24

Il patrimonio sociale è costituito da: a) quote sociali; b) proventi delle attività correlate dalle iniziative sociali; c) beni mobili ed immobili a qualunque titolo posseduti; d) contributi, erogazioni e lasciti diversi. I contributi erogazioni o lasciti diversi provenienti da qualsiasi fonte sono messi a disposizione di tutti i dipendenti indistintamente ed entrano a far parte integralmente del patrimonio complessivo del Circolo. La quota o il contributo associativo, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte sono intrasmissibili e non rivalutabili. Il fondo comune non può essere ripartito tra i soci né durante la vita dell’Associazione, né all’atto del suo scioglimento.

Bilancio

ART.25

I bilanci sono di due tipi: – CONSUNTIVO o RENDICONTO ECONOMICO FINANZIARIO -PREVENTIVO la formulazione del bilancio preventivo del Circolo è un momento fondamentale della sua vita è realizzato dal Consiglio Direttivo e possono partecipare tutti i socidel Circolo. Sia il bilancio consuntivo che quello preventivo si riferiscono all’esercizio sociale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno e debbono essere redatti entro il 31 marzo.

ART.26

Il residuo attivo del bilancio sarà devoluto al conseguimento delle finalità indicate negli articoli 2 e 3 del presente statuto.

Scioglimento del circolo

ART.27

La decisione di scioglimento del Circolo è consentita esclusivamente a seguito di deliberazione dell’assemblea dei soci, con partecipazione di almento 3/4 dei soci e la maggioranza deve raggiungere i 2/3 dei soci presenti.

ART.28

In caso di scioglimento dell’Associazione il patrimonio verrà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3,comma 190, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla Legge.